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2019 e dintorni

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L’anno che si è appena concluso sarà senza dubbio ricordato per due importanti anniversari che a distanza di  cinquant’anni l’uno dall’altro hanno influenzato in maniera quanto mai significativa la storia del novecento, non solo in Italia e in Europa, ma anche a livello internazionale. Infatti nel 1918 terminava la Prima Guerra Mondiale con la sconfitta dissolutoria degli Imperi Centrali e l’affermazione dei Paesi aderenti all’Intesa (Stati Uniti compresi) determinando un drammatico passaggio epocale che già la Rivoluzione Russa l’anno precedente aveva preannunciato nella sua piena evidenza. Una spaventosa carneficina con milioni di morti e feriti che rimane tutt’ora una ferita profonda anche se lontana prodotta non solo dalla follia nazionalista del tempo, ma da grandi interessi economici evidentemente non conciliabili se non con il ricorso cinico e barbarico alla guerra. Anche per l’Italia fu Vittoria accompagnata però inevitabilmente da tante pene e tanto dolore per chi non sarebbe più tornato, così pure come occasione straordinaria di incontro fra tante diverse provenienze nelle trincee, sugli altipiani e le montagne di terre sconosciute ai più. La guerra avrebbe dato vita inoltre a grandi sconvolgimenti nel nostro Paese ed in Europa aprendo la strada al Fascismo, alla sciagurata parentesi hitleriana, all’Olocausto e solo dopo vent’anni ad un nuovo e ancor più spaventoso conflitto bellico su scala mondiale. Il secondo anniversario ci porta invece al 1968, al maggio francese, a Valle Giulia, alla primavera di Praga e ad un  incontenibile movimento di giovani, studenti, intellettuali, operai e lavoratori che aveva preso il suo avvio dirompente nei Campus delle Università americane, nella lotta per i diritti civili, contro apartheid ed autoritarismo, contro la guerra nel Viet Nam. Sarebbe rimasto quell’anno mitico ed eccezionale quale icona trasversale di una grande rivoluzione culturale e di un cambiamento epocale che avrebbe dato vita di lì a poco, nel bene e nel male, ad un mondo nuovo, profondamente diverso e forse più consapevole del suo essere.
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(1848. Cinque Giornate di Milano, dipinto di Baldassare Verazzi) Per la verità ci sarebbero stati volendo altri due anniversari a fare egualmente da riferimento. Il 1948 ed in particolare i 18 aprile di quell’anno quando la Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi vinse le elezioni battendo seccamente i partiti di sinistra riuniti nel Fronte Popolare. Di fatto si suggellava in via formale la peculiare anomalia del quadro politico italiano condizionato pesantemente poi per decenni da una democrazia ad autonomia limitata, frutto della sconfitta militare, del passaggio alla guerra fredda e dei conseguenti accordi atlantici. Ancor prima, esattamente un secolo, la mente corre al fatidico, libertario 1848 che incendiò l’Europa di allora e di cui ancora perdura il ricordo nei detti popolari, nell’abitudine a riferirsi a quei fatti leggendari come metafora quasi assoluta di importanti e radicali immediati accadimenti, comunque differentemente eversivi. Naturalmente il 2018 ha riguardato anche Progetto Editoriale che ha vissuto un anno straordinario ed indimenticabile non solo nella performance commerciale che ha segnato un clamoroso + 95% rispetto al 2017, ma per idee, programmi, eventi ed una fortissima crescita della  struttura nel suo complesso che ci colloca di fatto nelle prime posizioni di mercato nel nostro Settore, con tutto quello che questo comporta evidentemente in termini di onori ed oneri, lì dove gli oneri sono sempre certi, mentre per gli onori come al solito si vedrà a consuntivo. C’è da dire che non scrivevamo in questa rubrica addirittura dal maggio sempre 2017, non perché mancassero temi da sviluppare o notizie da commentare, ma per scelta istintiva, poiché volevamo andasse a compimento in maniera concreta quel nuovo processo di sviluppo che proprio in quei giorni di primavera incominciava il suo cammino. Tante cose, troppe forse per poterle riportare in maniera assoluta e definitiva, mentre invece si evolvevano di continuo fra cambi di rotta, qualche contraddizione e la piacevole curiosità di essere allo stesso tempo protagonisti e spettatori di una spinta così dirompente se pur con le sue tante diversità da leggere e da comprendere. Poco male. Recupereremo con una serie di puntate successive periodiche, di cui questa è la prima, andando a ripercorrere un anno e mezzo della nostra vita societaria, con uno sguardo altrettanto importante rivolto al prossimo biennio che si è aperto qualche giorno fa, per quello che andremo a fare. Buona lettura a tutti. F. M. Gennaio 2019
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(Viandante sul mare di nebbia, Caspar David Friedrich – 1818)

In viaggio.

Mentre le settimane passavano e una lunga estate italiana ci ha portato lentamente all’inizio della nuova stagione, da parte nostra siamo stati fortemente impegnati in tutto questo tempo per dare seguito ai programmi e agli obiettivi che solo qualche mese fa indicavamo come percorsi di tendenza.

Eccoci quindi nuovamente in diretta per un necessario e opportuno aggiornamento delle vicende che riguardano Progetto Editoriale, la sua vita societaria e il suo prossimo futuro. A maggio, come ampiamente riportato, siamo stati al Salone del Libro di Torino con Civiltà del Mare, ospiti dello Stato Maggiore della Difesa e in particolare della Marina Militare, a cui ancora una volta va un vivo ringraziamento per la grande disponibilità dimostrataci. Al di là però della nostra positiva partecipazione, non abbiamo potuto non registrare un livello generale di stanchezza e di scontato della manifestazione nel suo insieme. Girando per gli stand si percepiva subito se pur in maniera impalpabile un tono dimesso e di ripetitiva ritualità, molto diverso dall’effervescenza di altre se pur precedenti edizioni. Non è un caso infatti che proprio lo stand Difesa e quello della Rai spiccassero per programmazione eventi, vivacità e visitatori, nel grigiore diffuso. Non è un caso altresì che subito dopo si è aperta una seria crisi, ampiamente riportata dagli organi di informazione, rispetto alle future possibili ubicazioni del Salone, con una frattura difficilmente componibile fra Torino e Milano e quindi fra le strategie stesse delle più importanti case editrici del nostro Paese. Tuttavia al di là dell’evidenza, appare chiaro  il segnale di una crisi profonda che attraversa da più anni il settore, sia per quanto riguarda le piccole e le grandi realtà nazionali. Abbiamo l’impressione che si tratti soprattutto di una crisi di idee, di progettualità, di mancanza, nel cogliere i cambiamenti profondi della società italiana con cui stiamo facendo i conti da più tempo. Una incapacità di intercettare ed entrare in sintonia con una domanda di cultura e di mercato estremamente variegata e complessa, così come le sue espressioni e le sue tendenze. E questo è un fatto senza dubbio molto grave  poiché l’editoria è una delle principali industrie nell’ambito culturale che riguarda tutti noi molto da vicino. L’impressione è quella che si tenti ogni volta la strada più breve, le piccole astuzie, l’improvvisazione, la forzatura commerciale, non tenendo assolutamente conto dell’esigenza di  ricerca di nuove strade, di una nuova dimensione di dialogo con il pubblico, coniugando contenuti ed originalità delle proposte nel superamento di quel vuoto siderale di approfondimento, di ricerca, di programmi, che è troppo spesso la condizione attuale. Grandi case editrici che a fianco a pochi titoli, per lo più internazionali destinati ad uno scontato successo, propongono più o meno le stesse cose, in maniera ripetitiva e stentata con magazzini stracolmi di invenduto, già pronti per il metà prezzo. Furbizie dicevamo, per non parlare di scopiazzature o di peggio. Altre strane realtà, come per esempio Collezioni della Lira in perenne offerta e senza valore alcuno se non per un riferimento di memoria (alterate tra l’altro da una comunicazione scorrettissima che coinvolge indebitamente l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e lo stesso Ministero) tendono a confondere ulteriormente utenti e mercato. Cose tirate per i capelli, editori improvvisati con poca cultura e senza storia, alle prese con vere e proprie invenzioni marziane di opere senza alcun pregio se non la facile moda di improbabili codici miniati e fac simili a costi del tutto surreali. Vendere quindi, vendere, in una logica di fondo in cui il mercato stesso è inteso come area passiva da forzare o all’occorrenza da spremere in maniera sconsiderata. Si potrebbe continuare a lungo. Così ovviamente non si va da nessuna parte, ma si crea però un danno irreparabile nel sentire comune, nella comunicazione, fra offerta e domanda, che a sua volta genera sempre più diffidenza, ostilità, disinteresse a prescindere. Di contro non tutto il panorama delle aziende operanti in editoria ha queste caratteristiche, ci sono storie importanti di impegno culturale e non poche significative eccellenze, fra cui Progetto Editoriale ha la presunzione di iscriversi a pieno titolo, ma è soprattutto nel Direct e nelle Vendite Dirette che la situazione sta diventando insostenibile. D’altra parte il mercato di per se è giudice libero, insindacabile e assai severo. Per quanto ci riguarda dobbiamo registrare invece, in controtendenza, che il ritorno ad operare in prima persona a livello di commercializzazione, senza più intermediari o concessionarie di sorta da inizio anno, sta dando risultati molto positivi se pur ancora in una logica di piccoli numeri. Fatto sta che le vendite stanno crescendo con una consolidata progressione mensile ed il secondo quadrimestre dell’anno si sta chiudendo con un rilevante + 60% rispetto al precedente. Siamo ancora all’inizio ma ci conforta molto il ritrovato rapporto diretto con tanti dei nostri clienti, con quelli che nel frattempo lo sono diventati, così come l’allargamento altrettanto positivo dell’area dei nostri collaboratori e del nostro staff. Molte esperte e qualificate professionalità si sono avvicinate in questi mesi a Progetto Editoriale entrando a far parte a vari livelli del nostro team, creando condizioni nuove di presenza sui territori oltre ad un rafforzamento indispensabile delle strutture centrali. In occasione del Meeting di Cecina ai primi di settembre, Luigi Rubagotti ha assunto ufficialmente la responsabilità della Rete di vendita a livello nazionale, mentre l’area Amministrazione, Finanza e Controllo, registra proprio in questi giorni una importante new entry, quella di Stefano Pucciarini destinato a dare un forte contributo operativo ad un comparto così delicato ed essenziale.
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Contemporaneamente va avanti il processo di collaborazione con l’Università Popolare Nuova Scuola Medica Salernitana che ci ha visto presenti a Salerno il 6-7-8 ottobre alle Giornate di Ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza e il prossimo 25 novembre alle celebrazioni di Santa Caterina di Alessandria, con l’abituale soirée di premiazioni nella suggestiva cornice del Duomo della città. A questi appuntamenti si accompagna il lavoro di sviluppo in tutt’Italia dedicato al programma Medici Italiani, quale occasione di incontro, di conoscenza e di partecipazione per una sempre più larga diffusione dei grandi temi della Storia della Medicina. Va avanti altresì il percorso di iniziative e di aggregazione che ci vede impegnati con la Casa Editrice NOVA CHARTA nell’ambito di una più ampia progettualità finalizzata alla costruzione in Italia di quel nuovo polo fra editoria, arte e cultura da più tempo per noi terreno prioritario di impegno  per la sua straordinaria valenza strategica. Proprio con NOVA CHARTA infatti stiamo organizzando un primo grande appuntamento il 12 novembre a Torino a Palazzo Reale con la presentazione ufficiale del Codice Sforza che già da ora si preannuncia come un evento memorabile. Molti altri sono i progetti e le iniziative in cantiere, rispetto ai quali non mancheremo di dare puntuale ed opportuna informazione, ma al momento ci preme sottolineare con non poco orgoglio ed evidenza, il lancio del nuovo Catalogo Orologi da Collezione DOGI 1964 il quale rappresenta per identità creativa, costruzione e varietà di proposta, qualcosa di unico ed eccezionale nel panorama internazionale. F.M. Ottobre 2016
Orizzonte
Nuovi orizzonti. Questi primi quattro mesi del nuovo anno sono passati in fretta e tante cose sono successe così come molte altre si susseguiranno nella logica di un tempo che passa sempre più rapidamente, con nuovi accadimenti, impegni, propositi e anche rinnovate speranze a tutti i livelli. In questa nostra epoca di globalizzazione diffusa e di estrema concretezza siamo sempre più convinti che comunque la strada migliore da seguire sia ancora una volta quella delle idee e dei propositi, dell’equilibrio ma anche del sogno. Non è un caso forse che il XXIX Salone del Libro di Torino, a cui parteciperemo la prossima settimana, abbia come titolo Visioni, proiezione tematica quanto mai suggestiva e lungimirante. Intanto quasi cento anni fa il nostro Paese si apprestava (24 maggio) al giro di boa del primo anno di guerra con un sanguinoso bilancio di decine di migliaia di morti nelle trincee del Carso, sul monte Sabotino, sull’altipiano di Asiago, lungo l’Isonzo. Italiani, Austriaci, Ungheresi, Croati e Bosniaci, accomunati in un unico tragico destino. La Grande Guerra, così battezzata poi a livello popolare nel ricordo di quell’immane carneficina, avrà dopo ancora quasi tre anni un epilogo vittorioso per l’Intesa (e quindi anche per l’Italia), decretando la fine degli Imperi Centrali ma aprendo la via in Europa, come conseguenza più prossima, ai nazionalismi e al fascismo. La storia non fa sconti e oggi ci ritroviamo alle prese con una altrettanto drammatica escalation bellica che investe di nuovo un Continente pacificato, ma economicamente e politicamente diviso dalle logiche speculative dei suoi governi. Una guerra strisciante, con il terrorismo islamico protagonista assoluto, grazie agli errori e agli interessi diversi di un Occidente senza identità propria e senza un progetto, almeno per il momento, che possa indicare un futuro diverso per i popoli del nostro Pianeta. Più volte abbiamo fatto riferimento nella rubrica DayByDay alla figura di Papa Francesco come voce autorevole, universale e saggia, in un momento di così grande confusione di prospettiva e di valori come quello che tutti viviamo ogni giorno. E proprio Sua Santità abbiamo incontrato, nel nostro piccolo ambito di impegno e di proposta, lo scorso 24 febbraio consegnandogli Il Diario Personale delle Ore. Diario della Misericordia, quale testimonianza per una riflessione profonda sul grande tema che questo Giubileo Straordinario (fortemente voluto da Jorge Bergoglio) solleva e sollecita nelle coscienze di ognuno. L’altro elemento indifferibile è certamente quello della cultura, terreno smisurato ed inespropriabile di incontro, di partecipazione, di conoscenza e possibilmente di condivisione. La cultura come motore di cambiamento e di progresso civile. È questa verosimilmente la dimensione del nostro impegno. Il recente rinnovo della ormai storica Convenzione con la Società Geografica Italiana, così come a breve altri importanti Accordi istituzionali, vanno in questa direzione aprendo di fatto nuovi e stimolanti orizzonti di lavoro con l’obiettivo di rendere omogenee aree di intervento diverse, dando contemporaneamente spazio ad idee, intelligenze, programmi e professionalità in cerca di altrettante nuove espressioni. L’arte, a partire dagli Artisti della Nuova Scuola Romana, ma anche nella rilettura delle sue secolari vicende, sarà alla base di questo inedito percorso di ricerca e di contaminazione che potrà spaziare, ancor più di oggi, dalla Cartografia antica a Civiltà del Mare, all’ambito editoriale, dai Grandi Temi della Fede alle Imprese e al Corporate, realizzando ci auguriamo le condizioni per la creazione di un Polo comune di propositività e di partecipazione.
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Certo crescita dei ricavi e fatturato sono essenziali per dare sostanza ai progetti. Molto dipende dai nostri clienti e dalle risposte del nostro mercato di riferimento, anche se è opportuno ed auspicabile andare oltre la “nicchia” che oggettivamente ci siamo costruiti nel tempo. Si può fare meglio e di più, ma questo è in relazione in assoluto alla nostra capacità di comunicazione e di semplicità d’essere nell’azione commerciale con cui facciamo i conti ogni giorno. Abbiamo la presunzione di immaginare un sempre più ampio “movimento” di vicinanza, di consenso e di fattiva partecipazione. Acquisire le nostre opere e i nostri prodotti potrà fare la differenza quale consapevole sostegno alla nostra azione. Pensiamo altresì che il programma di sviluppo della Sezione Orologi a marchio Dogi 1964 avrà modo con tutta probabilità di favorire questo processo in termini di crescita del portafoglio clienti e di conseguenza di numeri nella loro necessaria essenzialità. Le nuove esclusive Collezioni in prossima uscita saranno in questo senso determinanti anche per la notevole originalità e bellezza dei modelli che andremo a presentare. Del resto abbiamo ripreso da febbraio a camminare da soli operando come nel passato in prima persona a livello vendite e possiamo dire con soddisfazione che i risultati di periodo ci danno pienamente ragione.
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Basta questo? Non crediamo. Siamo solo all’inizio di un lungo cammino commerciale e la rete dei nostri colleghi impegnati nella vendita sul campo deve ragionevolmente ampliarsi. Chi sarà con noi in questo cammino potrà sentirsi riteniamo particolarmente gratificato sul piano professionale, ma soprattutto avrà modo di sentire sulla pelle il fascino della scoperta di nuovi orizzonti possibili. In merito avremo a breve delle interessanti novità. Confermiamo infine, per ragioni di giustizia, la nostra piena adesione alla campagna di Repubblica per la verità sulla morte di Giulio Regeni a cui va un ricordo affettuoso così come alla sua coraggiosa famiglia.
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F.M. Maggio 2016
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  2016 Il nuovo anno si è aperto con i gravissimi fatti di Colonia e in altre città tedesche la notte di Capodanno. Vogliamo essere chiari su questo. Non può esserci alcuna giustificazione legata a interpretazioni di ordine religioso, a differenziazioni culturali, all’antropologia, che assolva questi comportamenti. Ci sono valori universali che nella loro sempre più attuale inalienabilità riguardano tutti ad ogni latitudine e vanno compresi, fatti propri e rispettati come codice primario di convivenza civile. Allo stesso tempo non è pensabile per logica elementare attribuire ai migranti quel 65% di molestie e violenza sulle donne che contraddistingue in Italia, in Europa, così come in altri Continenti, se pur con qualche scostamento di percentuale, quella che si manifesta come una vera e propria cultura di discriminazione e sopraffazione di genere. Certamente la forma di tradizionalismo atavico, anche di ordine religioso così come di cultura e più in generale la mancanza di libertà in tanti paesi del mondo, rende ancor più evidente la rappresentazione drammatica di questa condizione e spesso delle sue tragiche conseguenze, a partire dalle cronache quotidiane. Il 2016 inizia anche con una impressionante sequenza di attentati in un quadro generale di conflitti, di preoccupazione e di incertezza. Le tante guerre su aree regionali e gli altrettanti focolai diffusi, si stanno trasformando nelle loro dinamiche sempre più ricorrenti in fenomeni endemici e globali del nostro tempo. Pur tuttavia non possiamo pensare di rinunciare ad essere ottimisti e pensare in positivo, poiché altrimenti lasceremmo campo libero alla barbarie e all’arbitrio che sono la negazione stessa di quei principi universali a cui si faceva riferimento. Non è un caso che una figura e una voce di spessore planetario, come quella di Papa Francesco abbia ritenuto di indire in quest’anno un Giubileo Straordinario dedicato alla Misericordia. Ben oltre il fattore religioso, il Giubileo ci riconduce al concetto di pietas che comunque ha sempre accompagnato nella sua lunga storia il cammino dell’uomo.
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Per quanto ci riguarda sarà proprio questo un terreno di impegno ideale e concreto per una più larga e possibile diffusione del Diario Personale delle Ore che abbiamo deciso di trasformare appunto in Diario della Misericordia, quale motivo di maggiore e opportuna riflessione su queste gigantesche tematiche, all’interno del percorso editoriale e di programma de I Grandi Temi della Fede. L’incontro nel prossimo mese di febbraio in Udienza privata con Sua Santità sarà per noi certamente ulteriore motivo di forte stimolo in questa direzione. L’inizio del 2016 coincide anche con la decisione da parte di Progetto Editoriale di procedere da sola, in prima persona, a livello di proposta culturale e di mercato, senza più intermediari esterni. Si interrompe dunque il rapporto di collaborazione commerciale con Ars Illuminandi che dal marzo 2013 ci ha rappresentato quale Concessionaria esclusiva delle nostre opere e prodotti a livello di mercato. È stata una scelta lungamente meditata e in qualche modo sofferta, anche sul piano personale, proprio per le potenzialità che quell’accordo avrebbe potuto sviluppare nel settore delle Vendite Dirette, del Direct Marketing e nell’impegno per un’editoria significativa a livello di qualità e contenuti. Questa collaborazione ha dato infatti vita negli anni precedenti ad importanti iniziative, ad eventi e manifestazioni, così come ad un impegnativo e proficuo lavoro comune, ma per varie e complesse ragioni, almeno per il momento, il difficile tentativo di integrazione fra culture diverse, strategie di percorso, abitudini e metodologie operative, non ha dato purtroppo alla resa dei conti esito positivo. Questo non significa però che vengono meno le ragioni ineludibili finalizzate alla costruzione in Italia di un nuovo Polo fra Editoria, Arte e Cultura per una sempre più necessaria divulgazione di una filosofia e di un’offerta orientata coerentemente al recupero di memoria, sapere e conoscenza, unitamente a criteri di originalità, stile e bellezza. È la sfida, di cui ci facciamo carico in pieno, del tempo che verrà. Fin da oggi c’è evidentemente tanto da fare e da costruire. Come al solito il supporto indispensabile e fattivo dei nostri Clienti, nonché dei tanti nuovi interlocutori ed amici che contiamo di poter incontrare lungo questo cammino, sarà fondamentale per raggiungere i necessari obiettivi di crescita e di rilancio per un successivo conseguente sviluppo. È con questa determinazione che pensiamo di lanciare a breve una importante campagna su area nazionale che ci permetta di raggiungere e di incontrare tutti coloro che in questi decenni e soprattutto negli ultimi anni hanno prestato attenzione al nostro fare, alle nostre iniziative e alla nostra proposta, per illustrare proprio le ragioni di questa nuova ripartenza e le linee guida di un grande programma partecipativo che ci auguriamo di costruire tappa per tappa assieme. Leonardo Infinito con la Medaglia Expo espressamente dedicata per sempre al Maestro vinciano, Civiltà del Mare, il Programma Medici Italiani, così come quello relativo a Gli Artisti della Nuova Scuola Romana, saranno le linee guida dell’azione di mercato della Società nel prossimo biennio, in una logica di sinergie integrate che tenderà ad allargarsi progressivamente al mondo delle Aziende e al Corporate in contemporanea con l’avvio di Progetto Comunicazione Italia ed Eccellenze d’Italia, quale contributo concreto alla ripresa del Paese in una logica del fare, fra identità coerente e convinta tendenza alla crescita. Progetto Editoriale si pone dunque come punto di riferimento e di programma a partire dalle migliori professionalità presenti nel settore e da quanti altri, che per passione e per lavoro, vogliano cogliere la possibilità di diventare protagonisti di questo viaggio certamente avventuroso ma anche straordinariamente affascinante nel suo contesto di assoluta irripetibilità.
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F.M. gennaio 2016
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È Natale. È Natale … si può fare di più. Dopo gli attentati di Parigi e gli scenari, tragici, di una guerra sconosciuta in Medio Oriente, fra il Tigri e l’Eufrate, in luoghi immaginari così come altrettanto reali di straordinaria millenaria bellezza, l’allarme oggettivo, la drammatizzazione anche psicologica, il senso di incertezza e di paura (?), si è trasferito in qualche modo nel cuore dell’Europa. Scenari globali rispetto ai quali il nostro mondo, le nostre cose, il nostro procedere attivo possono sembrare sempre più piccoli e insignificanti nella loro rappresentazione comunque del fare. Ci piace di pensare che non sia così, non solo per una logica di ragione, ma soprattutto perché in una proiezione futura del divenire, l’augurio è quello che l’impegno sui terreni della conoscenza, della cultura, della comprensione e del dialogo, così come anche la nostra progettualità, i nostri programmi e la nostra proposta, possano in qualche modo contribuire a fare la differenza. In ogni caso faremo di tutto, insieme a tanti altri, perché questi nostri anni non vengano ricordati in un futuro lontano come un tempo di barbarie. L’anno che si chiude ci ha visti impegnati altresì con il lancio di importanti iniziative editoriali a partire dal programma de I Grandi Temi della Fede e il Diario Personale delle Ore, con Civiltà del Mare. La grande Storia della Marineria Italiana, con la Medaglia per l’EXPO Milano 2015 dedicata a Leonardo da Vinci. Altrettanto importanti sono state le principali manifestazioni che hanno contrassegnato il nostro percorso già dalla scorsa primavera, a Castel Sonnino, a Palazzo Marina a Roma, all’Archivio Segreto in Vaticano e poi a Milano, con Leonardo, alla Galvanotecnica Bugatti, fino alla presentazione ufficiale di Civiltà del Mare a Villa Celimontana, sede storica della Società Geografica Italiana. Certo è stato anche un anno di grandi cambiamenti e di non poche umidità, ma idee e programmi vanno avanti, tentando sempre di pensare in positivo, nella coniugazione a volte difficile fra progettualità e corrispondenza delle cose. Si pone per noi evidente una questione enorme di capacità di comunicazione a cui siamo obbligati a far fronte, tenendo conto che l’obbligo ha anche il sapore e l’istanza di una scommessa e di una sfida. Siamo altrettanto convinti che l’esito di questa problematica, peraltro non circoscritta al nostro ambito, dipenda principalmente dal consenso e dalla condivisione che potremo avere via via nel tempo da quanti già ci conoscono, dai nostri amici e clienti, ma soprattutto da quanti andremo a incontrare, proponendoci come originale opportunità per un cammino comune sul terreno complesso della scoperta di un mondo nuovo e contemporaneamente assai antico, in cui la tendenza ostinata è quella di rappresentare sempre logos e bellezza. Il 2015 ha significato anche il lancio di Eccellenze d’Italia e quindi di un grande progetto dedicato al corporate e alle aziende, in concomitanza dell’apertura degli uffici a Cecina/Livorno, che saranno motore centrale di questo eccezionale programma dedicato.
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Nelle ultime settimane abbiamo avuto l’onore di ricevere notizia di udienza privata da Sua Santità Papa Francesco per la presentazione del Diario Personale delle Ore, che si terrà presumibilmente entro il mese di febbraio in Vaticano. Certamente questo prossimo appuntamento è motivo naturale di orgoglio per il nostro lavoro, pur pensando con sincerità che questo alto riconoscimento possa essere un ulteriore ed efficacissimo motivo di sprone nel nostro operare quotidiano. Il Diario, grazie anche ad un’importante Postfazione, si trasforma così idealmente in Diario della Misericordia e libro del Giubileo. È ovvio che il Natale non basta. Si può fare di più oltre le ricorrenze simboliche di un calendario che probabilmente richiede per tutti noi un suo vissuto quotidiano, altrettanto sentito per ognuno dei giorni e dei mesi dell’anno. A partire dal 2016, a cui ci associamo con un augurale Happy Christmas and Happy New Year. F.M. dicembre 2015
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Progetto Editoriale. Percorsi d’autunno. Pochi giorni fa il 4 novembre, in Italia si è festeggiato il novantasettesimo anniversario della Vittoria che di fatto ha coinciso con la fine della Prima Guerra Mondiale. Già dallo scorso anno del resto sono in corso le celebrazioni del Centenario di questo immane conflitto, che non solo ha cambiato per sempre ogni regola sul campo, ma ha aperto la strada, come la storia ci dirà in seguito, alle armi di distruzione di massa, facendo saltare ogni differenziazione fra fatti militari e coinvolgimento della popolazione civile. Una guerra tragica e inutile nata dagli interessi di grandi Gruppi economici, dall’egoismo delle nazioni e da opportunismi politici, che ha gettato le premesse solo vent’anni dopo per un conflitto ancor più devastante. Il nostro Paese con i suoi 600.000 morti e gli oltre 2.000.000 tra invalidi e feriti, ha pagato un altissimo tributo di vite e di sangue, eppure proprio nelle trincee del Carso, del Montello, sul Grappa e sul Piave, per terra e per mare, questa guerra ha fatto si che intere generazioni di italiani, dalle provincie più lontane e diverse, venissero a contatto fra loro, trovando per la prima volta forse, fra indicibili sofferenze, incertezza e paura, ma anche incredibili atti di coraggio e di eroismo, un’identità di massa e di popolo, un’idea comune di appartenenza, così come una indomita, sorprendente fermezza nella difesa della Patria. Parte di queste vicende sono narrate per gli aspetti inerenti, in maniera puntuale e spesso inedita, nella recente opera Civiltà del Mare. La Grande Guerra ci vedrà sicuramente protagonisti anche nei prossimi anni in un impegno editoriale, di documentazione e di dibattito, che andrà a saldarsi a maggior ragione fra qualche anno con il percorso che ci lega al 150° Anniversario di Roma Capitale, tappa miliare del Risorgimento italiano.
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Passando ad altro, possiamo dire con soddisfazione che le manifestazioni programmate ad ottobre, così come riportato in altra parte del sito, hanno ottenuto importanti successi di contenuti e di pubblico, se pur a fronte di un impegno davvero straordinario di tutte le nostre strutture. In particolare la manifestazione di Milano ha anticipato di qualche giorno la chiusura dell’EXPO, così come la precedente Giornata Leonardiana, il 15 novembre dello scorso anno con Philippe Daverio, ne aveva rappresentato idealmente l’apertura. Leonardo, protagonista assoluto di entrambi gli eventi milanesi organizzati dalla costituenda Fondazione, compare inoltre con la sua effigie sulla bellissima medaglia realizzata proprio per l’Esposizione Universale e anche per questa ragione abbiamo deciso di dedicarla per il futuro proprio al Maestro Vinciano, legando indissolubilmente per sempre il suo genio, la sua scienza e la sua arte a Milano, così come per simbologia e proiezione del messaggio espresso, all’intero Pianeta. Adesso ci aspetta Salerno il 21 novembre con il viaggio virtuale, ma non impossibile proprio di Leonardo e dei suoi studi di anatomia al Sud, nel confronto con la più antica Scuola Medica europea. Senza dubbio un appuntamento di grande interesse scientifico e culturale, assolutamente da non perdere. Come sappiamo c’è un’altro evento alle porte, ma in questo caso di portata universale, con l’apertura a dicembre del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco. Siamo convinti che aprirà una stagione di grandi cambiamenti non soltanto nell’ambito del mondo cristiano e fra i cattolici, ma più in generale potrà avere un effetto epocale a livello planetario. È indubbio che nulla sarà più come prima e di conseguenza questo complesso scenario ci rafforza negli intenti del nostro programma I Grandi Temi della Fede lanciato nella primavera 2014, che ha visto nel frattempo la realizzazione del Diario Personale delle Ore. In questo tempo di ombre e gravi tentativi di delegittimazione, ci sentiamo sinceramente di dedicare il Diario non solo al grande Santo di Assisi, come era nelle intenzioni originarie, ma anche a Francesco quale Pontefice, coraggioso apostolo di un nuovo percorso della Chiesa di Roma. Il Diario delle Ore infatti diventa così, oltre che intimo e personale strumento di raccoglimento e di misericordia, il Libro vero di questo Giubileo per un viaggio di riflessione e di conoscenza attraverso i grandi misteri della fede, tramite i suoi protagonisti depositari di una storia straordinaria e ultramillenaria. Ma questo autunno, così come i mesi a venire, dopo la Conferenza Stampa di lancio a Palazzo Marina la scorsa primavera e la presentazione ufficiale il 29 ottobre in Società Geografica Italiana a Villa Celimontana, è anche l’inizio di una capillare campagna promozionale e conoscitiva di Civiltà del Mare. La Grande Storia della Marineria Italiana, su tutto il territorio nazionale in stretta collaborazione con la Lega Navale e la Marina Militare Italiana. Parte infine a livello operativo proprio in questi giorni, dopo molti mesi di lavoro e di elaborazione, un’altra importante avventura che con il programma Eccellenze d’Italia ci vede impegnati sul fronte delle Aziende italiane e del Corporate, con un progetto unico e originale quale nostro contributo, se pur nella sua oggettiva parzialità, alla ripresa e allo sviluppo economico del Paese. Sarà con noi in questa nuova iniziativa ancora una volta la Società Geografica, fra le più antiche Istituzioni culturali italiane, a cui ci lega un rapporto ormai ventennale di intensa e attiva collaborazione. Tante cose sul tappeto dunque, molto lavoro da fare per l’avanzamento e lo sviluppo dei programmi in essere e l’impegno da parte nostra di tenervi costantemente aggiornati, pensando che quanti ci seguono ormai assiduamente, e sono ogni giorno di più, possano essere di importante e volendo fattivo supporto alla nostra azione quotidiana. La vostra collaborazione e il vostro contributo sono sempre e comunque per noi indispensabili. Scriveteci. F. M. Novembre 2015
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L’estate sta finendo. Ci avviamo al termine di una lunga stagione torrida che, con le sue vacanze, le vicende internazionali, la Grecia, i mercati e le borse, il dibattito politico, l’economia di casa nostra e l’efferatezza della cronaca quotidiana, ci ha accompagnato in tutte queste settimane, lì dovunque eravamo. L’Esposizione Universale di Milano è andata avanti con crescente successo e volge ormai a conclusione, mentre la grande ondata migratoria, i naufragi e le morti in mare, che stanno assumendo, sempre più proprio in questi giorni, alle frontiere d’Europa un carattere assoluto ed epocale, certamente non ci faranno dimenticare presto l’estate 2015. Fra qualche giorno saremo in autunno e si riprende dunque, nella vita di tutti i giorni e nel lavoro, con nuove idee e nuovi obiettivi, quanto mai impegnativi di questi tempi, oltretutto se proiettati in una visione di più lungo periodo. Come dire, il tempo che verrà. Per quanto ci riguarda invece c’è un primo dato molto positivo da sottolineare. Infatti in questi ultimi mesi e in particolare da giugno, le visite sul nostro sito si sono quintuplicate rispetto agli anni precedenti, superando i 40.000 accessi con un tempo di durata di quasi 5 minuti. Questa circostanza ci gratifica non poco sia perché una significativa percentuale riguarda l’estero, sia perché la nuova versione in rete è ancora in fase di costruzione e di completamento. La qual cosa ci fa ben sperare per il futuro. A luglio abbiamo lanciato proprio da queste pagine la Medaglia non ufficiale dell’Expo 2015 che ha trovato attenzione, curiosità e consensi molto maggiori, in fase iniziale, rispetto alle nostre aspettative. Dobbiamo ringraziare il maestro Remo Carboni per la fine esecuzione di una concettualità complessa, che ci induce a pensare di continuare a proporre questa bellissima realizzazione ben oltre l’evento, come rappresentazione simbolica della Fondazione Leonardo oltre Leonardo e del grande impegno che insieme ad Ars Illuminandi stiamo dedicando da anni al Maestro vinciano.
Veliero
Nel mese di ottobre ci aspettano due importanti manifestazioni a cui stiamo lavorando e rispetto alle quali ci auguriamo la più ampia partecipazione. Il primo appuntamento si terrà a Roma a Villa Celimontana, presso la sede della Società Geografica Italiana con la presentazione ufficiale di Civiltà del Mare, dopo la Conferenza Stampa di lancio lo scorso aprile a Palazzo Marina. Il secondo appuntamento riguarda invece la Quarta Giornata Leonardiana, organizzata ufficialmente da Ars Illuminandi a Milano, in un sito altrettanto suggestivo e che sarà accompagnata a margine da un esclusivo tour in battello lungo i Navigli interni. In quell’occasione, oltre a riprendere un tema centrale dell’Expo, quello dell’acqua, elemento primo in natura, sempre così presente negli studi, negli scritti e nell’ingegneristica di Leonardo, verrà ufficializzata anche la data di costituzione formale della Fondazione, prevista per la prossima estate. Il mese di settembre ci vede impegnati inoltre con lo start up del progetto Eccellenze d’Italia, più diffusamente descritto in altra parte del sito, che passa di fatto dalla fase elaborativa a quella di programmazione dell’operatività e quindi nel concreto, iniziando a prendere forma con il suo primo volume in costruzione, un vero e proprio Numero Zero, con cui andiamo ad iniziare un lungo ed impegnativo cammino ad ogni livello. Ci auguriamo sinceramente che Eccellenze d’Italia possa essere anche un reale e fattivo elemento di stimolo e di partecipazione a quel processo di ripresa economica ma anche culturale, indispensabile per superare le tante, grandi difficoltà dettate dalla crisi in questi anni. Il nostro ovviamente non è che un contributo parziale se pur fortemente sentito, ma la scommessa in ogni caso ci appare  al momento davvero gigantesca. Vedremo. F. M. Settembre 2015
Buon giorno a tutti. Finalmente dopo oltre due anni siamo presenti in linea con una nuova versione del sito, profondamente modificato nella grafica, nei contenuti e nella sua stessa architettura concettuale. È pur vero che in tutto questo tempo nel web è stata sempre disponibile la precedente impostazione che comunque però non rappresentava i cambiamenti e le trasformazioni che via via sono intervenuti nella vita della Società e di cui avrete modo di leggere in altre sezioni specifiche. Rimaneva quindi l’attesa e la sollecitazione continua da parte di tanti nostri Clienti ed interlocutori di realizzare un aggiornamento necessario ed una nuova formulazione. Anche se con un pò di colpevole ritardo ci siamo riusciti ed è questo un sincero motivo di orgoglio da parte di tutti noi. Non siamo però che all’inizio di un percorso e di una elaborazione molto più articolati che ci auguriamo possano riservare non poche sorprese e altrettanto interesse. Il sito di Progetto Editoriale in questi anni ha sempre registrato migliaia di visite mensili, con un tempo medio di permanenza assolutamente superiore alla media e quindi a maggior ragione siamo convinti che questo trend possa oggi crescere via via nel tempo con soddisfazione di tutti. E’ questa per noi una forte sollecitazione a fare meglio e di più, ma anche un impegno certo che fin d’ora ci assumiamo. Bene, veniamo da un periodo contrassegnato da date importanti, il 25 aprile, il Primo maggio, il 24 maggio, il 2 giugno. Tempo di primavere fra passato e presente. Inseriremo anche per piccola autogratificazione il 28 aprile us, data di presentazione alla stampa di Civiltà del Mare nel prestigioso contesto di Palazzo Marina a Roma. Una data ed un evento che probabilmente segneranno un passaggio nella nostra storia come Casa Editrice. La grande storia ci riporta invece  contemporaneamente al 24 maggio, al Piave, all’entrata in guerra dell’Italia nel Primo conflitto mondiale. Cento anni fa. Avremo occasione di parlare di questa vera e propria tragedia umana, ma anche del valore, delle sofferenze e degli eroismi, il più delle volte anonimi, che l’hanno accompagnata. E’ un tema affascinante e complesso che si incrocia, in una sua ampia parte, alla storia della marineria italiana, nonché alle ultime propagini del Risorgimento e che ci vedrà partecipare con iniziative, interventi e quant’altro alla sua rievocazione storica, documentale e di lettura. Maggio ha visto anche l’apertura ufficiale dell’Expo 2015, evento straordinario per Milano, il nostro Paese e il Pianeta, a cui seguirà a novembre l’inizio del Giubileo, facendo di questo 2015 un anno difficile da dimenticare. Questa rubrica – BLOCKNOTES – seguirà periodicamente lo svolgersi di questi straordinari avvenimenti, tentando di dare un contributo di particolare informazione, di riflessione e di proposta. Una raccomandazione, seguiteci con assiduità. F. M. Giugno 2015

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