SANDRO BOTTICELLI
Sandro Filipepi, detto Botticelli, nacque a Firenze nel 1445. La sua formazione avvenne nella bottega di Filippo Lippi come dimostra una delle sue prime opere, la Madonna con Bambino del museo di Capodimonte a Napoli. Influenzato anche dall’arte del Pollaiolo, Botticelli produsse opere come la Fortezza e il San Sebastiano nelle quali ha particolare valore l’uso pulito della linea, dando la prevalenza al motivo grafico anzichè cromatico o plastico delle composizioni.
Dopo una serie di opere che rispecchiano questo suo carattere iniziale, il pittore dipinge per Lorenzo de’ Medici la Primavera. In questo dipinto, la figura centrale che rappresenta Venere, si trova tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro che insegue Flora e la Primavera vestita di fiori, dall’altro le tre Grazie e Mercurio. In questo dipinto Botticelli raggiunge una perfetta armonia tra il ritmo lineare del disegno e la rappresentazione plastica delle forme, il tutto immerso in una luce evanescente e fioca.
La stessa atmosfera, lo stesso uso di colori freddi e chiari, si ritrova nella Nascita di Venere che esegue tra il 1482 e il 1484 insieme ad altri dipinti come Pallade e il Centauro e Marte e Venere. Negli stessi anni dipinge anche quadri a soggetto sacro come la Madonna Magnificat e la Madonna della melagrana.
Tra i due capolavori la Primavera e la Nascita di Venere, è situato il soggiorno romano di Botticelli, durante il quale lavorò, assieme a Cosimo Rosselli, al Ghirlandaio e al Perugino, ad alcuni affreschi nella cappella Sistina, eseguendo i tre riquadri con la Punizione dei ribelli, le Prove di Mosè e le Prove di Cristo.
Verso la fine del 1400 il suo stile subisce un mutamento, la pittura di carattere sacro risente probabilmente dell’influenza delle predicazioni di Savonarola.
Nel 1495 dipinge la Calunnia, la cui composizione è molto movimentata ed inquadrata entro un’architettura piuttosto importante e fastosa.
Tra le altre opere la Natività, la Pietà, l’Annunciazione, tutte opere che rispecchiano un nuovo modo di dipingere con alta tensione spirituale e morale.
Sandro Botticelli muore a Firenze nel 1510.