MICHELANGELO MERISI

da Caravaggio

Michelangelo Merisi da Caravaggio, inizia la sua formazione con il bergamasco Simone Peterzano, trasferendosi poi a Roma nel 1592 dove prese a lavorare con pittori come Antiveduto Grammatica e il Cavalier d’Arpino.
Ammalatosi, fu ricoverato all’Ospedale della Consolazione e a questo periodo risalgono i celebri ritratti allo specchio tra cui il cosiddetto Bacchino malato (Galleria Borghese, Roma).
Ottiene un grande successo dipingendo I bari per il cardinale fiorentino Francesco Maria del Monte, di cui diverrà un protetto.

Nel 1597 realizzò i tre capolavori per la cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi, la Vocazione e il Martirio di San Matteo e San Matteo e l’Angelo.
Tra il 1600 e il 1601 la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo. In entrambe le committenze dovette ridipingere le tele perché rifiutate a causa della loro “irriverenza”, cosa che si ripeterà con la Morte della Vergine per Santa Maria della Scala, oggi al Louvre.

Nel 1606 in un duello uccide Ranuccio Tomassoni ed è costretto alla fuga che lo porterà a Napoli (dove realizza le Sette opere di Misericordia e la Flagellazione), a Malta (Decollazione di San Giovanni Battista e il Ritratto di Alof de Wignacourt), a Messina (il Seppellimento di Santa Lucia e la Resurrezione di Lazzaro) e di nuovo a Napoli. Successivamente, in attesa della grazia da parte di Paolo V Borghese, ottenutala grazie all’invio del celeberrimo David e Golia (Galleria Borghese), morì a Porto Ercole nel sanatorio Santa Maria Ausiliatrice, probabilmente per una infezione.
Recentemente, nell’ossario della cittadina toscana, dopo un grande lavoro di ricerca, un gruppo di scienziati è riuscito a rinvenire i suoi resti.